L’inaugurazione di “Climate Smart Oceans”, il bootcamp formativo del Future Food Institute e della FAO, in Islanda si è svolta oggi — 1 settembre 2019 — all’Ocean Cluster di Reykjavik.
Ocean Cluster è il posto dove l’innovazione incontra la vita sotto il mare, per evitare lo sfruttamento incontrollato della biodiversità marina e per utilizzare il 100% dei pesci pescati. Sapevate che il 55% del pesce viene buttato via? E’ curioso che non ci pensi quando si va nei mercati o ai ristoranti o dal pescivendolo di fiducia. Eppure più della metà di quello che viene gettato via, all’Ocean Cluster diventa borsette da passeggio, medicinali, prodotti cosmetici e molto altro. Qui, cioè, lo sviluppo dei sottoprodotti di origine ittica diventa una risorsa, la chitina da gusci di crostacei, il collagene in polvere di pesce bianco, il collagene diventano un business e anche una fonte di sostenibilità che aiuta il Pianeta.
In tutta l’Islanda ci sono circa 333mila abitanti. Firenze è più grande, per dire.
Su così pochi abitanti, in Islanda sono circa 50 le aziende che si concentrano su questi sottoprodotti del pesce e nello specifico, soprattutto del fegato, degli oli omega e della essiccazione delle teste di pesce utilizzando l’energia geotermica.
E’ la New Fish Wave. E il Future Food ci si immerge per 7 giorni.
Copyright: Claudia Laricchia
Fonte: medium.com